Comune di Chianciano Terme

CENNI GEOGRAFICI

Chianciano Terme è posta a cavallo tra la Val D’Orcia e la Valdichiama, si tratta di una delle località termali più famose d’Italia e allo stesso tempo un territorio ricco di bellezze storico paesaggistiche. I due bacini dei laghi di Chiusi e di Montepulciano costituiscono un vero paradiso per gli amanti del birdwatching per le oltre 130 specie di uccelli acquatici che qui nidificano e sostano durante le loro migrazioni. Più ad ovest, troviamo la riserva naturale della Pietraporciana, che con le sue colline separa la Val di Chiana dalla Val d'Orcia. Qui c'è più vegetazione, vasta varietà di uccelli rapaci, daini, volpi e cinghiali. Per ultima, ma non meno importante, è la Lucciolabella, paesaggio unico e rigorosamente toscano. Cianciano terme nel periodo tra il 1915 – 1920 ha avuto un rapido sviluppo dovuto alla costruzione di un acquedotto e della ristrutturazione dello stabilimento dell’Acqua Santa e, nel secondo dopoguerra, con lo sviluppo di diverse strutture ricettive.

CENNI STORICI

A Cianciano sono presenti numerose testimonianze risalenti alle’età del Bronzo e del Ferro e tra questi citiamo l’insediamento eneolitico di Chiatentana, dove sono stati scoperti i resti di alcune capanne con al presenza di materiali in ossidiana e ceramici che testimoniano gli scambi commerciali che si svolgevano con l’alrcipelago pontino, in particolare con l’Isola di Palmarola dove si produceva l’ossidiana. I primi ad apprezzare la proprietà benefiche della zone furono gli Etruschi e i Romani, che avevano costruito importanti centri abitati e la presenza di numerosi sepolcreti fa pensare che altri insediamenti erano presenti intorno alla cittadini di Chiusi. L'Associazione Geo-Archeologica di Chianciano Terme in ha portato alla oltre 700 tombe in localià Foce che vanno dall'inizio dell'VII alla fine del VI secolo a.C.Si tratta di tombe a ziro (dove le ceneri sono contenute in grandi ziri di terracotta insieme al corredo), di tombe a cassonetto (contenitori a forma diparallelepipedo in pietra con la stessa funzione dello ziro) e di tombe a camera, scavate nel tufo. Si tratta di una necropoli particolare sia per il grande numero di sepolcri che per la ricchezza dei materiali che vi sono contenuti (vasellame etrusco in terracotta acroma, in bucchero, gioielli in bronzo), . Nell’agro chiusino sono venuta alla luce solo una settantina di sepolcri. Il fatto che sorgeva un centro abitato così grande è dovuto alla posiziona strategica della zona, a cavallo di un passo a 500 metri di altitudine dove passava l’antica Rossella, la via principale di collegamento tra le città costiere e l’etruria interne. Il periodo ellenistico vide la nascita di alcuni santuari dedicati alle divinità delle acque, anche se alcuni erano già sorti in precedenza. Tra questi il più famoso è il Tempio dei Fucoli; trovato nell'omonima collina ci ha restituito parte dei suoi frontoni in terracotta che raffigurano scene mitologiche. In uest'epoca, però, che la civiltà etrusca entra in decadenza sia per problemi interni sia per la sempre crescente romanizzazione Di questo periodo è la fattoria tardo-etrusca di Poggio Bacherina, che ci ha restituito vasche per la produzione di vino ed olio. Al periodo romano risalgono invece l'insediamento termale di Mezzomiglio e la cisterna di Camerelle.

LUOGHI DA VISITARE

Il Museo Civico Archeologico delle Acque dove sono esposti gran parte dei materiali rinvenuti a partire dalla metà degli anni ottanta. E’ situato nell'ex granaio di villa Simoneschi, all'inizio del paese Nell'esposizione del museo emerge una galleria dedicata ai canopi rinvenuti nella necropoli di Tolle e una parte della decorazione del frontone del Tempio Etrusco dei Fucoli. Nel mese di marzo del 2009, nei locali accanto al museo, è stato aperto un centro di restauro di carattere provinciale. Il Museo d'Arte di Chianciano Terme che ospita una serie di collezioni che spaziano dall'Arte Asiatica all'Arte Contemporanea. Parchi e terme: Parco Acquasanta Terme, Parco Fucoli Terme, Parco Terme di Sant'Elena e Terme sensoriali.

.

.