Comuni
Comune di Chiusdino
CENNI GEOGRAFICI
Chiusdino è un comune di 2000 abitanti circa in provincia di Siena. Il comune sorge nella zona delle Colline Metallifere, la Montagnola Senese e la Val di Farma ed è segnato da corsi d’acqua, piane e rilievi collinari.
CENNI STORICI
L'origine del capoluogo, Chiusino è durante la dominazione longobarda in Toscana: i Longobardi penetrarono in Italia, fra il 568 ed il 569 e riuscirono in poco tempo ad impadronirsi della province a nord del Po, occupando i territori toscani occidentali compresi tra i fiumi di Cecina e ed Ombrone. Diedero una nuova definizione amministrativa ai territori conquistati e fondarono fortificazioni per il controllo dei passi e la riscossione dei dazi. A testimonianza della sua origine longobarda, rimangono a Chiusdino il suo stesso nome, in latino Cluslinum, che deriva da clusa, ed il titolo della chiesa matrice: san Michele Arcangelo, frequente negli insediamenti longobardi. Con la conquista del Regnum Langobardorum compiuta da Carlo Magno nel 773 ed il nuovo assetto da lui conferito alla Toscana con la creazione deicomitati, più o meno corrispondenti alle circoscrizioni ecclesiastiche, e dei conti, il castello di Chiusdino, situato all'interno dell'ampia diocesi di Volterra, venne a trovarsi nel comitatus istituito in quella città. Fino all'XI secolo, l'insediamento di Chiusdino poteva ricondursi al suo nucleo centrale, sulla sommità della collina, chiuso da una cinta muraria dal perimetro piuttosto breve, sulla quale si apriva una porta ancor oggi conservata. In tale spazio si possono ancora osservare resti di murature non sempre regolari, a grandi bozze sommariamente squadrate. All'interno di tale cinta, la chiesa di San Michele Arcangelo e presso la porta del castello la chiesa di San Martino. Il castello era talmente esiguo da essere considerato strategicamente ininfluente, ma fra la fine dell'XI secolo e l'inizio del XII secolo, forse a seguito dello sviluppo dell'agricoltura impresso a quelle terre dalla presenza dell'abbazia di Serena o forse in relazione alla coltivazione delle miniere d'argento dei vicini castelli di Miranduolo e di Montieri, si ingrandì tanto da diventare motivo di contesa fra il vescovo di Volterra ed i conti della Gherardesca.
LUOGHI DA VISITARE
Il principale luogo di interesse è indubbiamente la chiesa di San Galgano Tra le più insigni architetture gotico-cistercensi in Italia e una delle più suggestive della campagna toscana, è un possente involucro scoperchiato in mattoni e traveriino,che documenta la potenza economica della comunità monastica. Lavasta struttura dialoga con la natura circostante attraverso gli squarci, in un contrasto di luci e colori di drammatica e solitaria bellezza. Attorno al 1180, il nobile cavaliere Galgano Guidotti, originario di Chiusino fece erigere una cappella sul vicino monte Siepi e,avendo preso l'abito cirstercense, vi trascorse da eremita gli ultimi tempi di vita. I cistercensi di Casamari ottennero di costruire in onore di Galgano, canonizzato nel ll85, un oratorio e un edificio. Secondo la tradizione sorse così ai piedi del monte Siepi il monastero di S. Galgano che, cresciuto rapidamente in potenza, soppiantò tutte le abbazie benedettine dei dintorni, riscattandone i beni. I suoi monaci furono giudici, notai, medici, architetti e operai del Duomo di Siena. Nel '400 cominciò la decadenza e nel '500 fu la rovina. La soppressione degli ordini religiosi disperse gli ultimi monaci, poi nel 1816 il monastero fu utilizzato per la costruzione di una fattoria. La chiesa. a croce latina e orientata, ebbe importanza per la diffusione del gotico nell'architettura toscana. Già nel XVI secolo prese a rovinare, tanto che fu restaurata nel 1577. I danni tuttavia crebbero di continuo: nel 1722 si aprirono grandi crepe, poi cadde il campanile (1786) e anche le volte finirono per crollare del tutto. Lungo i fianchi si coglie al meglio la stupenda struttura dell'edificio: i muri sono aperti da monofore e bifore ogivali (le colonnine di divisione sono andate tutte perdute, tranne una). L'abside e animata da due ordini di monofore. L'interno, vasto e invaso dal prato, e nella sua grandiosa solennità la parte più suggestiva del monumento. Lo spazio e suddiviso in tre navate da sedici forti pilastri cruciformi. Le arcate sono tutte a sesto acuto con doppio archivolto. Alta, ancora meravigliosa e come risplendente per la prevalenza della bianca pietra di rivestimento, appare l'ariosa navata mediana, priva delle volte gotiche crollate e quindi tutta invasa dalla luce. Sulla destra della chiesa si trova il monastero, di cui rimangono la Sala capitolare, la grande Sala dei monaci, e un piccolo tratto del chiostro ad arcate su colonnine binate. Oggi S. Galgano e sede di concerti e manifestazioni musicali, che trovano qui uno scenario particolarmente suggestivo. Di recente e stato potenziato l'impianto di illuminazione: di notte, sorgenti luminose che sembrano nascere dalla terra esaltano l'eleganza delle linee architettoniche, valorizzando con fasci di luce l'andamento verticale dell'edificio che sembra protendersi verso il cielo. A poca distanza si trova la chiesetta di Monte Siepi, la cui struttura originalissima costituisce un episodio singolare nell'ambito dell'architettura romanica senese. È a pianta perfettamente circolare, con campaniletto a vela, e ha un interno di notevole interesse, con fasce concentriche di cotto e travertino. Al centro, il masso nel quale la leggenda vuole che il santo abbia confitto la spada (protetta da una calotta) per adorarne l'elsa in forma di croce. Tra boschi e miniere. Percorrendo la va1 di Merse, ampia e boscosa, in direzione di Massa Marittima si incontra innanzitutto Chiusdino, su un colle dove nel XII secolo sorgeva un castello dei vescovi di Volterra, con resti della duplice cinta murata, case rustiche medievali e quattro-cinquecentesche.
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